Compito dei volontari è tirare fuori il meglio della città

Sono tutti quanti, ma proprio tutti, volontari (che di questi tempi è una rarità). Parliamo dei componenti del Comitato Organizzatore della Sagra del Salame d’Oca. È grazie al loro instancabile lavoro che ogni anno a Mortara si svolge la Sagra del Salame d’Oca. Il loro è un compito delicato in quanto ogni anno devono riuscire a mantenere il giusto equilibrio tra innovazione e tradizione. Il tutto per fare della manifestazione un unicum che, nell’ultimo week-end di settembre sappia mettere in vetrina il meglio che la città di Mortara ha da offrire ai suoi abitanti e alle decine di migliaia di visitatori che arrivano dalle altre regioni e da molti paesi europei. Insomma, una bella responsabilità.


«Gastronomia, folclore, arte, cultura e tradizione, questi gli ingredienti base che fanno della Sagra del Salame d’oca di Mortara uno degli eventi più importanti della Lomellina». A dirlo a gran voce è Fabio Rubini, presidente del Comitato Organizzatore. «Il progetto di Mortara città dell’oca sta avendo sempre maggior successo e l’idea di creare un vero e proprio indotto con il nostro prodotto tipico e le altre eccellenze, non è più utopia – spiega Rubini – Certo serve l’impegno di tutti e non solo quello dei componenti del Comitato. Il nostro obiettivo è garantire una grande realizzazione della sagra per offrire a chi arriva nella nostra città accoglienza, spettacolo e ristorazione. Perchè questo è il nostro obiettivo, è il motivo per cui è nata la sagra, valorizzare il prodotto “salame d’oca” e tutti i suoi derivati, ma anche ogni genere di attività che si deve inserire in modo armonico in una macchina organizzativa molto complessa. Viva la sagra, viva Mortara, viva Mortara città dell’oca».